Perché un kayak o una canoa gonfiabile sono un buon modo per iniziare – Alcune considerazioni

Potrei semplicemente invitarvi a guardare questo video:

e non servirebbe aggiungere altro (per la cronaca è un video promozionale che parla del Seaeagle fastTrack 385, un kayak gonfiabile a due posti).

Qualcuno potrebbe però obiettare che lo stesso video (a parte l’arrivo in spiaggia con il kayak arrotolato nella borsa) potrebbe essere fatto con un mezzo rigido. Si e no, e comunque sarebbe stato più scomodo portarlo fin lì …

In questo articolo voglio mettere in evidenza vantaggi e svantaggi dei piccoli gonfiabili a remi/pagaia.

Nella categoria, per completezza, ci sarebbero canotti, raftboat, canoe, kayak, sit-on-top (una variante ‘aperta’ del kayak), sup (stand-up-paddle) e altri battelli gonfiabili di vario tipo. Poichè voglio parlare dei mezzi più semplici e idonei per muovere i ‘primi passi’ … in acqua, qui parlo solamente di canoe, kayak e sit-on-top, quelli che sono definibili come ‘le mountain bike per l’acqua’. I canotti sarebbero meno adatti se si vuole fare qualche chilometro, così come certi altri battelli ideati per altri usi specialistici (come la pesca o il rafting), il sup è sicuramente divertente, ma alla lunga penso sia meglio stare seduti, qualche altro prodotto particolare potrebbe andare bene ma è un po’ più evoluto: ne parlerò in un prossimo articolo.

Canoe, kayak e sit-on-top gonfiabili nell’opinione comune sono poco considerati (confusi per giocattoli) o forse solo poco conosciuti. I puristi, quelli che guardano sopratutto alle prestazioni velocistiche, giustamente, li sconsigliano (link a pagina interessante di Aldo Varotto), ma ci sono anche dei vantaggi rispetto all’omologo rigido.

Gonfiabili – vantaggi

  • Per chi non ha o ha poco spazio per il rimessaggio in casa: da sgonfio occupa lo spazio di un borsone
  • Facilità di trasporto da sgonfio: sempre nel suo borsone, può essere facilmente trasportato ovunque in macchina e, per i modelli più leggeri, in moto o in bici (qualcuno lo usa per fare il viaggio in andata e, al ritorno, zaino in spalla in autobus o treno)
  • In situazioni di località molto affollate, magari per attraversare la spiaggia, anche una semplice canoa rigida potrebbe essere problematica da gestire (a volte le ordinanze locali impediscono l’uso di qualunque mezzo a remi a meno di 50 m dal bagnante più vicino …), una canoa gonfiabile può essere più ‘tollerata’, essendo più leggera permette più facilmente di fare lo ‘slalom’ tra chi prende il sole, al limite può essere gonfiata di fronte al bagnasciuga e, una volta in acqua, essendo in fondo solo un po’ di gomma gonfia d’aria, permette di procedere con meno problemi in condizioni di affollamento
  • Anche nell’uso normale, il fatto che da gonfio sia più leggero e più corto di quelli rigidi permette di fare piccoli spostamenti o trovare sistemazioni provvisorie, per i giorni di utilizzo, senza doverlo sgonfiare e rigonfiare ogni volta (su e giu per le scale, in cantina, etc.)
  • In generale più stabili: alcuni modelli (tipo il mio sit-on-top) in acqua non li ribalti neanche se lo fai apposta 
  • I modelli entry-level o anche leggermente superiori sono decisamente più economici di quelli rigidi

Gonfiabili – svantaggi

  • Sono più lenti, anche i modelli più veloci non reggono il confronto con quellii rigidi (anche se quelli possono comunque dare qualche soddisfazione)
  • Soprattutto i modelli più corti ed economici, fanno più fatica a mantenere la direzione rettilinea
  • Risentono maggiormente delle condizioni di vento avverso
  • Durata: va coccolato con cura proteggendolo dal sole ed eliminando i redidui di sale, ma comunque stiamo parlando di tela, plastica (pvc) e gomma … non è certamente eterno

Battello rigido – vantaggi

  • Prestazioni velocistiche migliori
  • Direzionalità migliore
  • Durata nel tempo: a seconda del materiale, se ben tenuto può essere praticamente eterno
  • E’ più frequente poter montare un motore elettrico o, per le canoe, anche un piccolo motore a scoppio

Battello rigido – svantaggi

  • Peso
  • Ingombro fisso: si deve trasportare sul tetto dell’auto o su carrello ed è necessario avere un posto dove tenerlo sia a casa che ovunque lo si porti
  • In generale meno stabili, per i modelli più tecnici bisogna essere esperti

La mia scelta per l’estate scorsa.

Non avendo gli spazi dove tenere una canoa/kayak rigido e volendo essere libero di portarlo facilmente ovunque, ho optato per un gonfiabile.

Dopo un’attenta analisi di quello che si trovava in giro ho optato per il Sevylor Seablade 2: un sit-on-top per due persone, lungo circa 3,5 metri e pesante circa 12 kg. Ha tutti i vantaggi dei gonfiabili e, in particolare, essendo completamente piatto e aperto (come una tavola da surf), risente meno del vento ed è particolarmente indicato al mare per entrare e uscire dall’acqua quando si vuole e per ‘vivere’ l’esperienza del contatto con l’acqua. Ha una piccola chiglia direzionale anteriore e una deriva posteriore che gli conferiscono almeno una minima stabilità direzionale. In acqua, pagaiando in due senza sforzo, procede ad una velocità appena superiore a quella delle persone che vediamo sulla passeggiata lungomare: ci è capitato di essere superati a velocità probabilmente più che doppia da un singolo su un kayak marino (rigido) ma va bene così, per passeggiare e rilassarsi non c’è bisogno di correre, e comunque, ci è capitato di stare in giro 2 ore e mezza e, tra una pausa e l’altra, percorrere circa 10 km.

Qui una interessante testimonianza di chi ha sia una Colorado che un Pathfinder: Discussione su Seablade, Colorado, Pathfinder

Per chi desidera altre informazioni ho raccolto alcuni link interessanti in questa sezione del sito: pagina con link ‘canoe gonfiabili’

24 pensieri su “Perché un kayak o una canoa gonfiabile sono un buon modo per iniziare – Alcune considerazioni

    • Ciao,
      ti serve una pompa ‘ad alta capacità’ apposta per canotti, canoe e gommoni (non quelle da bicicletta…).
      Per il sitontop Sevylor, al mare, uso questa
      http://www.decathlon.it/pompa-piede-5l-id_8178834.html
      gonfio in casa e scendo in spiaggia solo con il kayak (ma all’occorrenza la porti in spiaggia).
      Con il Navigator c’era in dotazione una tipo questa
      http://www.decathlon.it/pompa-a-mano-doppia-azione-id_8174054.html
      e me la porto dietro, anche a bordo (dovendo andare più lontano …).
      In entrambi i casi è bene che abbiano la doppia azione: gonfia e sgonfia (hanno due fori distinti per attaccare il tubo)
      Volendo ci sono anche elettriche ma non le ho mai provate.

      Ciao,
      Marco

      • ok, ma quanto ci metti ?
        sono molto concreto: uno fa una gita al mare di 1 giorno con la fidanzata, e vuole farsi un giro in canoa. Spiaggia libera, quindi ti devi portare tutto dietro. è fattibile ? ci vuole tanto a gonfiare ?
        ciao

        • Il più della fatica è portarsi tutto dietro:
          a seconda dei modelli e delle diemnsioni, in 5-10 minuti la gonfi e altrettanti la sgonfi.
          Se devi ripartire subito una volta sgonfiata consiglio una con un unico strato (non quelle con una ‘seconda pelle’ rivestite con una specie di tela): è molto più gestibile in quanto si asciuga più facilmente.

  1. Ho comperato una canoa sevylor riviera (senza pinnetta a poppa) per cui quando dico ad un amico andiamoa fare un giro in canoa intendo dire “un giro” nel senso che la canoa continua a girare su se stessae non so cosa fare. Antonio

  2. salve a breve ricevero’ il mio primo mezzo a remi per fare movimento nella natura all’aperto(da anni a milazzo sono felice possessore di tender 250 cm con fb 5 cv)un sevylor tahiti ultimo modello Backpack System verde chiaro a 2 posti lo posso portare ovunque a spalla a piedi e in bici.
    Vorrei sapere i segreti per il suo miglior utizzo in solitaria lungo la costa, ovvio la pinna skeg .Ma poi consigli:io peso 85 kg . in estate prevedo uso per snorkeling da posti da sogno percio’ altri accessori dietro ,e risalite , serve un ancoretta in caso al mare un peso 5 kg per stare alla fonda
    devo seguire accorgimenti speciali ?
    aiutatemi a godere a piene del mio tahiti grazie da ora

    • non saprei, non ho mai usato l’ancora con mezzi simili,
      il peso mi sembra adeguato,
      l’unica cosa che mi viene in mente è la lunghezza della cima: almeno 3 o 5 volte la profondità del mare, a seconda del tipo di fondale:
      questo significa che il Tahiti, alla fonda, andrà un po’ a spasso a seconda del giro del vento

  3. Io possiedo un Seablade 2 , non mi metto mica a gonfiare e a sgonfiare lo lascio gonfio er basta , anzi ciò messo una tavola di sopra per star meglio con la schiena !
    Potevo acquistare un Kayak rigido ma non ho la possibilità ci sono prezzi mostruosi 700 – 800 euro “P.S sono disoccupato vivo con mio padre” , il Seablade 2 mi ha regalato belle emozioni e non lo cambio

  4. Ciao, complimenti per il blog e per questo bell’articolo!
    Ho appena acquistato un Pathfinder 2 esattamente come quello nelle foto sopra riportate, bianco e blu. Suggerisco che oltre come Jilong Pathfinder si trova in rete anche come Viamare XXL. E’ lo stesso identico prodotto, cambia solo il nome e si paga un pò meno soprattutto su un noto sito di aste online.
    Volevo porre una domanda in merito al trasporto di questi kayak gonfiabili:
    Trasportarlo da gonfio sul tetto dell’auto per brevi tragitti (da un minimo di 5 minuti ad un massimo di 20-25) è rischioso oppure è una cosa sopportabile per il kayak?
    Lo chiedo perchè quest’anno lo porterò con me in vacanza, e mi verrebbe comodo trasportarlo da gonfio partendo dall’alloggio e raggiungendo in auto i vari punti da dove intendo partire per i giri in kayak (che distano dai 5 ai 25 minuti in auto dall’alloggio), senza doverlo sgonfiare e gonfiare ogni volta. Tuttavia mi preoccupano impatti di insetti (che a certe velocità sono come proiettili), detriti alzati da altre autovetture, eccetera.
    Ovviamente parlo solo di spostamenti su strade urbane a basse velocità, no autostrada.
    Grazie a chiunque voglia darmi un suo parere!

    • Ciao,
      grazie!

      Ultimamente lo sto aggiornando poco, ma mi ripropongo di rimetterci mano non appena avrò un po’ più di tempo.

      Ho un ricordo d’infanzia di un mio canotto sopra il portapacchi della macchina,
      poi entrando sotto una tettoia rivestita di cannette …
      non c’era lo spazio sufficiente tra il tetto della macchina e le cannette 😦

      A parte quell’episodio non ho più avuto esperienze recenti.
      A velocità bassa sulle stradine gli insetti e le pietruzze non penso possano essere un problema.
      Piuttosto, mi sembra tempo fa di aver letto su un forum di qualcuno che,
      trasportando un attrezzo simile (per quanto riguarda il materiale: forse un Navigator),
      se l’è ritrovato, una volta tirato giù dal porta pacchi, con i segni dei tiranti rimasti impressi, effetto “quadrettatura tipo salame”.

      Insomma, forse si può fare, ma attenzione agli accorgimenti giusti usa per fissarlo.

      Ciao,
      Marco

      • Ciao Marco,
        Ti ringrazio per la tua risposta. Dopo aver ponderato tutto, penso eviterò di trasportare il kayak gonfio sul tetto dell’auto. Il fissaggio sarebbe troppo laborioso per affrancarlo saldamente e, considerato che in 5 minuti si sgonfia e in circa 10 si gonfia, tanto vale trasportarlo dentro il baule dell’auto a patto di aver pochi altri bagagli (ipotizzando di piegarlo solo in 4).

        Ho letto altresì il commento relativo ai kayak a pedali e la cosa mi ha molto incuriosito, tuttavia cercando per il web non ho trovato riscontri circa dei kayak seri (sottolineo seri, non giocattoli da piscina) a pedali (ovviamente rigidi). Hai qualche link da suggerirmi a riguardo?

  5. Salve, è ormai chiaro che un kajak rigido è più veloce di uno gonfiabile. Ma cosa mi dici dei kajak a pedali? Facendo un confronto fra uno classico, dove devi pagaiare, e uno a pedali quali dei due, secondo te, è più veloce? Grazie.

    • Ciao, non ho mai provato un kayak a pedali, però mi aspetto che sia più lento, a parità di tipologia/morfologia di kayak, di uno a pagaia, ovviamente se uno sa pagaiare: nel qual caso si può optare per modelli sicuramente ancora più veloci. Diversamente, pedalare è più facile e, comunque, si ha l’indubbio vantaggio di avere le mani libere, per esempio se si vuole pescare.

    • Ciao se ti riferisci alle due versioni biposto che si vedono in giro, quello grigio e blu e quello giallo:
      quello grigio e blu è leggermente più lungo, largo e pesante, ha la “pelle” spessa 0,7 mm, ha il fondo con le camere d’aria trasversali e i sedili non gonfiabili;
      quello giallo è più corto, stretto e leggero, pelle spessa 0,6 mm, fondo con camere d’aria longitudinali e sedili gonfiabili; è più recente quindi magari hanno apportato qualche miglioria.

      Fai clic per accedere a JILONG%20NAUTICA.pdf

      Non li ho provati,
      sarebbe interessante il commento di qualcuno che li ha provati entrambi.

      • Ciao! io ho quello grigio e blu. Mi trovo molto bene, stabile e veloce, forse grazie anche alle pinnette sotto. Per ora ho fatto una sola uscita in mare ma devo dire che ci siamo sentiti molto sicuri anche con mare leggermente mosso e molte barche in giro. Il peso non è un problema però non riesci a portarlo in scooter. Serve un’auto. Molto utile, da acquistare a parte, una pompetta elettrica e una sassola per svuotare il pochino di acqua che inevitabilmente si imbarca. Quello giallo l’ho visto in giro. Anche quello non mi sembra male ma non l’ho provato. Ciao!

  6. Salve personalmente mi trovo bene con il kayak gonfiabile…ho un monoposto Firefly di Advanced Elements da alcuni anni. Unico problema (lo uso in mare) risciacquarlo a dovere…ogni volta è un disastro. Questo modello ha un doppio rivestimento di sicurezza e l’acqua penetra in mezzo x cui fatica anche ad asciugarsi

    • uno dei motivi che mi hanno portato a valutare la possibilità di cambiare il tipo di canoa gonfiabile è proprio per la problematica che ha evidensiato marina. Dopo diverse ricerche in internet ho selezionato due prodotti: SEAEAGLE 385 ben descritto su questo sito e AQUAGLIDE TWO CHELAN HB. Entrambi sono costituiti da un unico rivestimento in PVC del tipo con cui sono realizzati i gommoni. Ho aquistato il secondo tramite un importatore tedesco. Comunque in effetti questa tipologia di canoa presenta diversi vantaggi rispetto a quelli con rivestimento in tela, esempio: asciugatura veloce (5/10 minuti al sole), maggior scorrevolezza, non presenta problemi di cristallizzazione dovuti all’acqua salata ed inoltre, durante la navigazione, non impregnandosi di acqua non si appesantisce. Aggiungo poi che entrambi i modelli sono dotati di fondo ad alta prssione. Questo fondo una volta gonfiato aquista la rigidità di un “pezzo di legno” .
      La canoa gonfiabile non avrà mai le prestazioni di una rigida ma, con quelle di ultima generazione ci si avvicina di molto.

  7. Ciao ho acquoatato un sevylor riviera, 2 posti e vorrei esplorare un po’ il sottocosta di un isola in Grecia quest estate. Pensi che ce la faremo? È un po entry level, che accessori posso aggiungergli per renderlo piu completo? Ho visto che si possono aggiungere anche una piccola vela, che ne pensi?

    • Ciao, tanta pazienza e tanta calma 🙂 ma in fondo é anche quello il bello dell’esplorazione sottocosta. La vela se c’é una certa attitudine alle cose piú complicate. Buon divertimento e non allontanatevi troppo!

  8. Pingback: Mi sono fatto la barca!! anzi…la canoa…gonfiabile | Il passaparola del web

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